Descrizione
Necropoli di Dara, el-Bahari, el-Lahun, Hawara, Meydum, el-Tarif, Dra Abu el-Naga, Qaw el-Kebir
Complessi piramidali egizi giunge con questo volume a completare tutti i monumenti di questa tipologia, eccettuati quelli delle necropoli di Saqqara e Saqqara Sud che saranno argomento dei successivi.
Il volume inizia con la trattazione della necropoli di Dara il cui monumento principale, seppur non piramidale, è di dimensioni e caratteristiche tali da farlo attribuire a un sovrano del Primo Periodo Intermedio. Anche a el-Bahari non
vi è alcuna piramide, ma il grandioso Complesso funerario di Mentuhotep II mostra una chiara ispirazione dai Complessi piramidali e mutamenti nella religione, in accordo con la sua collocazione storica.
L’interessante necropoli di el-Lahun presenta un vero Complesso piramidale, le cui esclusive scelte architettoniche evidenziano un periodo di grande evoluzione e di cambiamento della società ma anche un inspiegabile mutamento climatico,
oltre ad una grandiosa tomba adiacente. L’area di Hawara è caratterizzata dal Complesso piramidale di Amenemhat
III, l’ultimo portato a termine in Egitto. Sebbene oggi poco sia visibile delle sue eccezionalità, la ricostruzione dei suoi appartamenti evidenzia uno dei massimi livelli di abilità tecnica raggiunti nel mondo antico.
Nella necropoli di Meydum ci siamo soffermati sulle successive variazioni di progetto di quel Complesso piramidale, dando una prima descrizione in italiano dell’appartamento recentemente scoperto. Ampio spazio abbiamo anche dedicato alle necropoli di el-Tarif e Dra Abu el-Naga in quanto presentano eccezionali monumenti regali del Primo Periodo Intermedio e probabilmente
l’ultima piramide regale costruita in Egitto.
Il volume si conclude con la presentazione dei monumenti di Qaw el-Kebir che, sebbene non regali né recanti una piramide, sono di estrema importanza per comprendere come alcuni governatori locali del Medio Regno abbiano adattato all’ambiente il modello del Complesso piramidale, evitando nel contempo di utilizzare la piramide, in quanto di destinazione esclusivamente regia.
Riccardo Manzini
2016, 320 pagg. 17×24